mercoledì 16 gennaio 2013

Calcio, Latte, Osteoporosi e fratture nelle donne.

E' ormai una consuetudine per i nostri medici di famiglia consigliare alle donne, soprattutto dopo la menopausa, di assumere una quantità giornaliera di latte e latticini finalizzata all'impedire o comunque ridurre il normale processo osteoporotico.


L'osteoporosi potremmo definirla un processo di deterioramento osseo (riscontrabile soprattutto nei soggetti di sesso femminile) le cui cause possono essere, come per numerose altre patologie, primarie o secondarie. La forma sicuramente più diffusa è proprio quella post-menopausale - considerata "primaria" -  (spesso aggravata dalla "forma senile", dovuta a lunghi periodi di immobilizzazione).

Infatti allo scadere dell'età fertile si ha una notevole riduzione della quantita di estrogeni in circolo (insieme alla riduzione di altri ormoni). Tali estrogeni, in condizioni normali, stimolano l'assorbimento di Calcio da parte del tessuto osseo, attraverso il loro legame su specifici recettori e quindi, con la loro diminuita concentrazione postmenopausale si osserva una notevole riduzione della deposizione di Calcio a livello osseo.

Senza addentrarmi troppo sulla eziologia di questa forma osteoporotica, voglio parlarvi di una ricerca che mi ha lasciato molto stupito, soprattutto perchè abbastanza datata (ma in giro non se ne parla molto!). Lo studio che sto per citare è tra l'altro sicuramente molto affidabile, data la sua pubblicazione sul sito dell'NCBI (National Center for Biotechnology Information - presente tra i "link utili").


In questo studio, durato ben 12 anni, sono state seguite quasi 80 mila donne ed è stato riscontrato non solo che il latte non riduce la possibilità di contrarre fratture causate da traumi di lieve entità ma che addirittura si riscontra un rischio maggiore delle stesse in donne che abitualmente consumano un superiore quantitativo di latte.

La spiegazione a queste evidenze sperimentali è data dalla composizione molecolare del latte (soprattutto latte vaccino). Oltre al Calcio, Vitamine, Glucidi, e Lipidi, vi è un alto contenuto di Proteine ricche di amminoacidi acidi.
La digestione di tali proteine determina la formazione di grandi quantità di amminoacidi solforati, la cui degradazione porta a formazione di acido solforico. Per neutralizzare tale acido, l'organismo utilizza dei sistemi tampone che "consumano" calcio. Spesso però la quantità contenuta nel latte ingerito non è sufficiente per questo processo e l'organismo deve aggiungerne "di suo". Per tal motivo si ha un aumento della captazione di calcio dalle ossa, che saranno quindi maggiormente soggette al processo di osteoporosi.

Come per la maggiorparte delle patologie, non sempre il "mondo dei medici" è in comune accordo e ci troviamo innanzi a 2 gruppi: chi afferma una ipotesi e chi l'esatto contrario, e spesso entrambi con valide teorie alla base del loro pensiero.

A questo punto, probabilmente, sarebbe bene, nel dubbio, evitare l'uso del latte e sostituirlo con altri alimenti quali cicoria, rucola, radicchio e bieta, che sono ricchi di calcio ma privi dei succitati amminoacidi acidi

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