giovedì 24 gennaio 2013

Pillola del giorno dopo: Come ottenerla e quando usarla!

Tutti voi sicuramente avrete sentito parlare della "Pillola del giorno dopo", ma chi di voi sa davvero come funziona e soprattutto quando funziona??

Spesso questi argomenti sono sconosciuti soprattutto alla fascia di età (16-20 anni) prevalentemente a rischio di eventuali gravidanze non previste e ciò determina un notevole stato di agitazione qualora si imbatta in tal problema. E' bene quindi avere un minimo di conoscenze a riguardo: per questo invito soprattutto i giovani alla lettura di questo articolo.




Oltre ad "evitare la gravidanza" cosa fa quindi questo farmaco? Quando si usa? E soprattutto, come facciamo ad ottenerlo?


Pillola del giorno dopo: Come ottenerla e quando usarla!

Tutti voi sicuramente avrete sentito parlare della "Pillola del giorno dopo", ma chi di voi sa davvero come funziona e soprattutto quando funziona??

Spesso questi argomenti sono sconosciuti soprattutto alla fascia di età (16-20 anni) prevalentemente a rischio di eventuali gravidanze non previste e ciò determina un notevole stato di agitazione qualora si imbatta in tal problema. E' bene quindi avere un minimo di conoscenze a riguardo: per questo invito soprattutto i giovani alla lettura di questo articolo.




Oltre ad "evitare la gravidanza" cosa fa quindi questo farmaco? Quando si usa? E soprattutto, come facciamo ad ottenerlo?


mercoledì 16 gennaio 2013

Giubotto Raffreddante: "ipotermia terapeutica" di primo soccorso.

Prima di parlarvi del prototipo in questione, vorrei innanzitutto riportare un pezzetto tratto dal noto libro di "fisiologia medica", Guyton e Hall. 
In esso si legge: "...Si può far diminuire facilmente la temperatura di un individuo mediante somministrazione di un forte sedativo, per deprimere il meccanismo termoregolatore ipotalamico, applicando poi vari dispositivi refrigeranti intorno al corpo. In tal modo possiamo mantenere la temperatura corporea al di sotto dei 32°C anche per una settimana....Questo trattamento viene attuato in chirurgia cardiaca, consentendo di fermare il cuore per parecchi minuti senza gravi ripercussioni permettendo alle cellule di sopravvivere per 30-60 minuti in condizioni di flusso ematico fortemente ridotto..." 

Ad oggi su questo principio si svolge anche la "ipotermia terapeutica" su soggetti in corso di arresto cardiaco per tamponare gli effetti ischemici soprattutto a livello cerebrale e quindi ridurre le probabilità di morte o comunque, per i soggetti che riescono a sopravvivere, limitare i danni.

Calcio, Latte, Osteoporosi e fratture nelle donne.

E' ormai una consuetudine per i nostri medici di famiglia consigliare alle donne, soprattutto dopo la menopausa, di assumere una quantità giornaliera di latte e latticini finalizzata all'impedire o comunque ridurre il normale processo osteoporotico.


L'osteoporosi potremmo definirla un processo di deterioramento osseo (riscontrabile soprattutto nei soggetti di sesso femminile) le cui cause possono essere, come per numerose altre patologie, primarie o secondarie. La forma sicuramente più diffusa è proprio quella post-menopausale - considerata "primaria" -  (spesso aggravata dalla "forma senile", dovuta a lunghi periodi di immobilizzazione).

Infatti allo scadere dell'età fertile si ha una notevole riduzione della quantita di estrogeni in circolo (insieme alla riduzione di altri ormoni). Tali estrogeni, in condizioni normali, stimolano l'assorbimento di Calcio da parte del tessuto osseo, attraverso il loro legame su specifici recettori e quindi, con la loro diminuita concentrazione postmenopausale si osserva una notevole riduzione della deposizione di Calcio a livello osseo.

Senza addentrarmi troppo sulla eziologia di questa forma osteoporotica, voglio parlarvi di una ricerca che mi ha lasciato molto stupito, soprattutto perchè abbastanza datata (ma in giro non se ne parla molto!). Lo studio che sto per citare è tra l'altro sicuramente molto affidabile, data la sua pubblicazione sul sito dell'NCBI (National Center for Biotechnology Information - presente tra i "link utili").

martedì 15 gennaio 2013

Sigaretta Elettronica: Addio catrame e diossina!

Fumare rilassa, questo è indubbio, ma quanto ci "costa" questo relax?  Tanto, soprattutto in termini di salute. Il Fumo di sigaretta è infatti uno dei "fattori ambientali" che maggiormente influenzano la percentuale di mortalità nell'uomo. Infatti, oltre all'amata Nicotina (componente psicoattiva del tabacco), la combustione rilascia circa 4000 sostanze di cui circa 3900 sono CANCEROGENE o comunque molto dannose per la nostra salute. Alcune di queste sono: catrame, diossina, benzene, ammoniaca e particolato.

Probabilmente molti fumatori sono ignari delle varie conseguenze di tali sostanze o comunque non hanno alcuna intenzione di eliminare questo (brutto) vizio. Per coloro invece che hanno interesse nella propria salute, son nate ormai da qualche anno le SIGARETTE ELETTRONICHE o E-CIGARETTE.